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Settimane di insulti, provocazioni da esponenti, più o meno noti, della Lega Nord. E, così, il ministro per l'integrazione Cecile Kyenge declina l'invito a partecipare alla Festa della Lega Nord a Milano Marittima. Qualcuno dalle parti del Carroccio prova a smorzare i toni, leggasi il governatore del Veneto Luca Zaia. Altri invece rincarano la dose come Gianluca Pini, vice capogruppo alla Camera del Carroccio: «Peggio per lei se non è qui», dice rivolto al ministro. Poi, nella serata di domenica, arriva la dichiarazione del sindaco di Verona Flavio Tosi che ha chiesto «scusa» al ministro Kyenge per le offese che rivolte da alcuni esponenti leghisti. La Kyenge aveva chiesto, come condizione alla partecipazione alla manifestazione leghista, un deciso intervento del segretario Roberto Maroni in sua tutela, che però non c'è stato.
TOSI: «PORGO LE MIE SCUSE ALLA KYENGE» - Tosi, che è anche vice segretario federale della Lega Nord, ha approfittato del suo int
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