di GIUSEPPE REGUZZONI
Quando il dito indica la luna, l’imbecille guarda il dito. Lo scrivo con un grano di ironia, un po’ perché fa ancora figo citare il radioso maggio francese, un po’ perché è semplicemente vero. Siamo pieni di gente che guarda il dito, che indica la luna. Le manovre distrattive stanno funzionando, a quanto pare anche nella ristretta cerchia di autonomisti, indipendentisti e federalisti radicali (a sud delle Alpi il federalismo o è radicale, o non è ...). Siamo minoranza, ma, soprattutto, siamo minoranza divisa. Complimenti a Roma che, ancora una volta, ha applicato con successo l’antico motto «Divide et impera», dividi e comanda. Quando il dito indica la luna, bisognerebbe guardare la luna, cioè la sostanza, non l’accidente. Del resto, tanto per rimanere in Francia, quel grande scrittore che è Antoine de Saint-Exupéry questo concetto lo aveva spiegato benissimo con l’apologo dell’astronomo turco che scopre un asteroide, si presenta al co
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