di ALESSANDRO STORTI
Il 28 ottobre scorso sono cominciati ufficialmente i negoziati per l’accordo di associazione e stabilizzazione del Kosovo con l'Unione Europea. Si tratta del primo passaggio contrattuale per l'integrazione del piccolo stato indipendente balcanico nell'ambito dell'Unione continentale. Al di là del giudizio sull'attuale UE, questa notizia ha il valore di un precedente fondamentale in chiave separatista. I rapporti con il Kosovo, proclamatosi indipendente il 17 febbraio del 2008, sono stati problematici, stante il non riconoscimento da parte di 5 degli stati membri, a fronte degli altri 23 che hanno stabilito regolari relazioni diplomatiche con Pristina.
La scelta della Commissione UE di iniziare le trattative formali per l'adesione del Kosovo all'Unione acquista pertanto un sapore particolare, in quanto le istituzioni comunitarie hanno ritenuto di poter superare il possibile veto da parte di singoli stati membri, riconoscendo implicitamente, in tal modo, il
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