di DANIELE VITTORIO COMERO
Forse ha ragione il politologo Sartori, che ha tranciato un giudizio secco sulla riforma elettorale: è un “bastardellum”. Alla Camera riprende la discussione sulla riforma della legge elettorale, il cosiddetto Italicum, realizzato dal politologo, allievo di Sartori, Roberto D’Alimonte, ora consigliere di Renzi. Il clima è teso, specie dentro i partiti, come nel PD con la minoranza cuperliana in rivolta. Si temono imboscate e tutti guardano con sospetto ogni cosa. Lunedì 10 febbraio, sono stati esaminati dal comitato ristretto dei nove la valanga di emendamenti presentati, pare oltre 400.
Nel frattempo Matteo Renzi sale e scende dal Colle, addio Firenze, è già di casa a Roma. A metà settimana è stata convocata la direzione del PD, segno che qualcosa di grosso bolle in pentola. L’attenzione dei deputati della Camera è tutta sui dettagli dell’Italicum, sugli emendamenti presentati, per capire quali sono quelli buoni, e vedere come funzion
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