di GIORGIO CALABRESI
E' l'ennesima occasione perduta da parte di quel paese sgangherato che è l'Italia, il turismo: trent'anni fa il cosiddetto Bel Paese era primo al mondo, oggi è scivolato in quinta posizione, un ranking che difficilmente riuscirà a mantenere ancora a lungo. I dati diffusi ieri da Federculture sono sconfortanti: mentre cresce il turismo mondiale, l'Italia perde quote di mercato. E così se nel 2013 i pernottamenti turistici sono stati +11,7% in Grecia, +6,5% nel Regno Unito, +6,2% in Bulgaria, +5% in Ungheria e +1,6% nel complesso dei 28 Paesi dell'Ue, l'Italia ha registrato un -4,6%. Il nostro Paese è quinto tra quelli più visitati al mondo dopo Francia (83 milioni di turisti), Stati Uniti (67 mln), Spagna (57,7), Cina (57,7). L'Italia ne abbiamo accolti 46,4 milioni ma eravamo primi al mondo 30 anni fa. Nella classifica per la competitività turistica siamo al 26mo posto al mondo e al 17mo in Europa. L'investimento per il Mibact - è stato denunciato - è
Comments are closed.