di FRANCO CAGLIANI
Oltre venti morti in un mese di proteste, un Paese isolato dal mondo (esclusi i vicini foraggiati col petrolio) e un presidente che non riesce a dare risposte al disagio della piazza. Ad un anno dalla morte di Hugo Chavez, il Venezuela sembra essere sfuggito di mano a Nicolas Maduro.
Gli scontri della scorsa fine settimana a Caracas, in cui sono morti un agente di polizia e un militante chavista, dimostrano che l’escalation di violenza nelle proteste, nate contro l’inflazione, la carenza di generi di prima necessità e la criminalità, è ormai fuori controllo.
Maduro sembra isolato anche a livello internazionale. Decine di studenti sono in galera senza un motivo. L’organizzazione degli Stati Americani – bloccata da Stati Uniti, Canada e Panama – si limita a un documento di solidarietà e invita al dialogo. L’Unione delle Nazioni Sudamericane – che si riunirà la settimana prossima in Cile – preferisce una posizione di equilibrio.
La Tv d
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