dI GILBERTO ONETO
Gli antileghisti sono legioni. Ci sono quelli che lo sono per convinzioni politiche (destra o sinistra, centro o chissà cos’altro), ci sono quelli che lo sono per questioni di latitudine e ci sono quelli – tanti – che lo sono diventati per delusione: ex tesserati, simpatizzanti, militanti o votanti che si sono allontanati dalla Lega perché questa ha tradito i progetti originari e/o perché si è impaludata nel malaffare.
L’ultima categoria – quella degli ex – si ramifica in diverse tipologie antropologiche.
A – Ci sono quelli che se ne sono venuti via, hanno stracciato la tessera o hanno smesso di votare perché federalismo, secessione e Padania sono stati rottamati o perché sono diventati il paravento di poco nobili imprese. Accusano la dirigenza ma non la Lega che resta per loro una nobile fabbrica di speranze. È gente che, di fronte a un radicale cambiamento, a un ritorno alle origini e a una pulizia profonda, sarebbe anche disposta a tor
Un cadavere deambulante fa già abbastanza schifo di suo, almeno piantiamola di “paciugarlo”! Non potremmo seppellire una volta per tutte il morto di Via Bellerio!?
Se possibile, lasciamo perdere i cimiteri per animali, eh! 😉
https://www.youtube.com/watch?v=QPMGN2NN0O0
A ragion veduta io faccio parte del B).
E di solito non torno sulle mie decisioni.
Ok adesso facciamo un gioco: dovete associare ognuno dei 5 commenti fatti prima di questo ad una delle tipologie descritte da Oneto.
D’accordissimo con tutti i commenti che precedono. La poltiglia prende forma.
Simpatico articolo dove l’ostinazione nel ritenere il “progetto Lega” sia ancora fattibile. Non scrive l’autore che la Lega e’ morta con la condanna morale ai Serenissimi, che la Lega e’ morta una seconda volta nell’abbraccio mortale con Berlusconi, che la Lega e’ morte altre decine di volte con gli scandali e soprattutto con la firma di accordi vergognosi e deleteri per tutto il Nord (decreto Roma capitale etc.). La lega e’ morta perché si comporta e agisce solo come centro di potere finalizzato al mantenimento dello status quo che garantisce, come a tutto il sistema politico italiano, vitalizi, prebende, soldi etc. La lega e’ morta perché ogni due anni cambia slogan e non ne centra uno… autonomia, federalismo, devolution, il 75% ai lumbard, prima il Veneto e cagate assortite varie. Non che la cosa stupisca piu’ di tanto. Non ci sono ricordi a memoria d’uomo di un’area geografica che secede pacificamente da un’altra. Poi ci sono i nostalgici, come credo sia l’autore dell’articolo che suppongo giustifica la politica leghista per il fine ultimo. Ma e’ solo, se lo lasci dire Dott. Oneto, pia illusione.
Caro Gilberto, lo dico in tutta sincerità. Preferisco essere poltiglia piuttosto che tornare a credere a chi ha preso in giro me e milioni di altri votanti. Almeno fino a quando la Lega tornerà ad essere un movimento indipendentista, che possa anoverare tra le proprie file persone di destra e sinistra, etero ed omosessuali, cristiani e musulmani, con l’unico scopo di ottenere l’indipendenza per la nostra terra e radicare nelle generazioni una cultura identitaria. Senza badare a scranni, rimborsi, beghe interne tra dirigenze attualie passate, euro e mire espansionistiche su Sardegna, Basilicata, Sicilia ecc.
E’ un mio limite? Indubbiamente sì. Preferisco essere coerente e non ottenere nulla che dialogare e riconciliarmi per illudere persone sapendo che gli obiettivi sono altri. Io, coi calzini maleodoranti, non voglio avere niente a che fare. Se e quando ci sarà davvero un cambiamento all’interno di quel partito e sarà distrutto il comò coi calzini, allora ne riparleremo.
Quando si deve scegliere una persona, per dirigere qualcosa occorre porsi una semplice domanda : il candidato che cosa faceva cinque minuti prima della candidatura ?
Se non faceva niente ( o presso a poco, come accade per la maggior parte dei politici) la conclusione è chiarissima.
C’è chi pensa che la libertà (l’indipendenza è un mezzo, non un fine) possa passare solo attraverso lega, e chi pensa che possa passare solo SOPRA alla lega, con il rullo compressore… “È così o così” lo dice solo il governo ladro, con la pistola puntata… per gli altri esiste sempre un’alternativa.