di GILBERTO ONETO
Grillo dice di voler iniziare l’anno nuovo chiedendo l’impeachment di Napolitano. Usa una parola americana che suonerebbe molto meglio in piemontese. La cosa non è prevista da alcun dispositivo costituzionale ed è perciò solo usata come un’arma di forte polemica che però entusiasma la totalità dei cittadini per bene che vengono quotidianamente presi per il bavero e derubati dallo Stato ladro e mafioso. Nel 2013 e ancora di più nel 2014.
La provocazione è sicuramente efficace, dimostra ancora una volta la straordinaria capacità di Grillo di dominare la scena ma anche la sua confusione ideologica. Il problema non è Napolitano ma lo Stato di cui è (non solo) formalmente il capo. Napolitano è perfetto per quella carica: è napoletano (la quintessenza della meridionalità), suo padre era un caporione massonico, e quello che i maliziosi indicano come il vero genitore era un re: un dettaglio fondamentale per un regime repubblicano delle banane dove i
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