di MATTEO CORSINI
Già qualche mese fa ho commentato una delle follie del Green Deal europeo, la creatura fortemente voluta da Frans Timmermans (continuo a pensare che fu un evento infausto il giorno in cui gli olandesi lo elessero mandandolo a fare danni in Europa): la direttiva che impone alle società di fare la due diligence sulla sostenibilità della loro intera filiera di fornitura (Corporate Sustainability Due Diligence Directive, CSDDD).
Una cosa che costerà milionate di euro ad aziende anche di medie dimensioni, soprattutto se hanno catene di fornitura "lunghe". Con qualche dubbio sulla effettiva capacità di tracciare tutto quanto.
Come sempre in questi casi ci sono alcune categorie di soggetti che accolgono con grande entusiasmo i nuovi adempimenti. Non (necessariamente) perché animati da passioni ambientaliste, quanto perché ciò rappresenta una opportunità di business o di carriera. Non a caso gli entusiasti appartengono quasi sempre a una di queste categorie