di MARIETTO CERNEAZ
Twitter compare raramente tra le realtà elencate nella brochure dei social media "Come seguire Davos 2023" stilata dal WEF, e non crediamo si tratti di un caso.
Per stare al passo con tutto ciò che sta accadendo tra le mura, dove si entra solo su invito, della élite mondialista, il WEF raccomanda di seguire una manciata di siti di social media. Includono Facebook, LinkedIn, Instagram e YouTube con sede negli Stati Uniti, insieme alle app di social media cinesi TikTok WeChat e Weibo. Liberato dalle grinfie delle app social favorevoli alla censura sostenute dal WEF, Twitter non è più incluso.
Attraverso il suo fondatore Klaus Schwab e le organizzazioni partner, il WEF ha un rapporto molto cordiale con il governo cinese. Davos ha recentemente rivelato che il suo ufficio in Cina ha ora 40 dipendenti a tempo pieno. Inoltre, ogni anno a Pechino, il WEF ospita il suo "Incontro annuale dei nuovi campioni", che facilita i partenariati tra le imprese internazi