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Ispezioni e chiusure: intimidazioni dello stato contro “trieste libera”

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di ROBERTO GIURASTANTE La richiesta di ritorno alla legalità da parte dei cittadini di Trieste che si riconoscono nel Movimento Trieste Libera rappresenta un serio ed irrisolvibile problema per uno Stato quale quello italiano che da sess’antanni sta calpestando i diritti del popolo occupato del Territorio Libero. Non sapendo come ribaltare una situazione chiaramente definita dal diritto internazionale in base al quale Trieste ed il suo porto internazionale si trovano tuttora in regime di amministrazione civile provvisoria da parte del Governo italiano, e senza alcuna possibilità di interferenza da parte dello Stato italiano che su questo territorio non ha alcuna sovranità avendola persa il 15 settembre del 1947 con l’entrata in vigore del Trattato di Pace, l’Italia cerca di terrorizzare i cittadini che reclamano il rispetto dei loro diritti. Ecco così che di fronte alle legittime richieste dei triestini che sollevano la questione del Territorio Libero scatta l’accusa di
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