di BENJAMIN TUCKER*
Un insegnante di mia conoscenza, che lavora in una scuola privata, è molto interessato all’anarchismo e ne è quasi un adepto. Si trova ora nella necessità di prendere in considerazione il problema dell’istruzione obbligatoria da un nuovo punto di vista e ne è sconcertato. Nel dubbio, mi pone le seguenti domande:
1-Se un genitore affama, sevizia o mutila il figlio, aggredendolo così in modo tale da recargli danno, è giusto che gli altri membri del gruppo interferiscano per impedire tale aggressione?
2-Se un genitore non assicura cibo, alloggio e indumenti al figlio, venendo meno a quell’autosacrificio implicito nel secondo corollario della legge della pari libertà, è giusto che gli altri membri del gruppo intervengano per costringerlo a provvedervi?
3-Se un genitore mira intenzionalmente a impedire al figlio di raggiungere una maturità sociale o morale, senza riguardo alcuno per quella fisica, è giusto che gli altri membri del gruppo inter