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Il compromesso sarebbe il frutto dei recenti vis a vis tra Roberto Cota e il segretario federale Matteo Salvini. Ormai è questione di giorni: il governatore si è detto pronto a lasciare il vertice della Lega Nord, in cambio di un sostegno incondizionato del Carroccio nella partita legata ai ricorsi in Regione Piemonte e poi, chissà. Di certo c’è solo che nel quartier generale di via Bellerio si è fatta largo la consapevolezza che sarebbe controproducente lasciare nelle mani di un presidente ammaccato dalle inchieste e dai risultati della sua legislatura. Dunque, meglio separare i destini di Cota da quelli del partito, che a questo punto potrebbe essere affidato a un reggente almeno sino a dopo le elezioni Europee (e forse Regionali), quando dovrebbe celebrarsi il congresso. Un disegno che avrebbe convinto anche il bulimico governatur, che per mesi si è rifiutato di indire le assise di partito, abbarbicato alla sua poltrona di via Poggio, mentre milita
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