di ALESSANDRO MORANDINI
Disobbedienza civile, resistenza attiva, nonviolenza
Gli indipendentisti possiedono un potenziale inventivo e creativo molto più importante di quello in uso allo stato italiano; se escludiamo la propaganda, che agisce prevalentemente sui residenti-telespettatori, lo stato italiano non può far altro che esibire la minaccia della violenza e della reclusione.
Gli indipendentisti al contrario possono, nella guerra contro lo stato italiano, attingere all’importante esperienza della disobbedienza civile, della nonviolenza, della resistenza popolare; possono esprimere una capacità di invenzione in questi campi dell’azione individuale e collettiva, campi da sempre battuti dai popoli in guerra contro uno stato invasore. Esperienze simili sono già state realizzate proprio in Veneto ed hanno segnato, anche nella memoria del popolo veneto, le svolte decisive.
La guerra
Parlando di un popolo che desidera l’indipendenza e di uno stato invasore ed oppressore,
I veneti farebbero molta meno fatica a tenersi i soldi in tasca e a rinviare o cessare i versamenti fiscali in massa.
ma il popolo veneto si è già espresso con oltre il 64 per cento degli aventi diritto al voto circa la sua indipendenza con l’89 per cento di SI, e non certo per iniziativa di politici aspiranti a poltrone nelle strutture che fanno tutte capo a Roma, e nonostante la vergognosa assenza di giornali e televisioni che semmai col silenzio o la denigrazione ha lavorato contro… aggiornatevi vistando il sito Plebiscito.eu…e se, senza scomodarsi o mettere mano al portafoglio, qualcuno degli scettici volesse farlo, anche i non veneti in questo momento, possono dare una mano sottoscrivendo la petizione che il Governo Provvisorio Veneto sta presentando alla Corte ONU de L’Aja…
Ma sembra che il sentimento corrente dei ritardatari aspiranti capi dell’indipendentismo nel Veneto sia quello di cominciar sempre tutto d’accapo anziché collaborare per arrivare quanto prim uniti alla meta…
Hai ragione Caterina, è il maggior difetto che in questi decenni ci portiamo dentro, sembra che ogni leader debba avere la sua strada e percorrere solo quella, ma perchè non percorrere anche quella d’altri? Nessuno impedisce di intraprendere varie strade, anzi, se una viene interrotta dalle solite strategie del Sistema è possibile percorrere quell’altra e così giungere tutti assieme alla stessa meta e cioè quella dell’Indipendenza. Aiutiamoci a vicenda, anche senza creare un unico movimento che raccoglie tutti poichè già sappiamo che verrebbe subito manipolato come subito in questi anni, vanno bene molti gruppi che percorrono le varie strade a 360° per giungere alla medesima destinazione, il funzionamento è proprio come quello della rete, internet !
…che poi riguardo ai forconi del 9 dicembre molte postazioni sono state manipolate e dai gonfaloni si è passati al tridolore… Un caso?
mah!… non immagini quante energie sono state spese per aver messo in campo il referendum per l’indipendenza dopo infiniti tentativi di percorrere la strada attraverso le istituzioni venete… chi siede su una poltrona, e ben pagata da Roma anche se coi nostri soldi, ha troppo paura di perderla o di essere esautorato e perciò alla fine obbedisce al padrone e tira il can per l’aia…
Per fortuna il diritto di autodeterminazione è in capo ai popoli, non ai politici di turno… e c’è in giro chi tanto ne parla e poi magari si accontenta di una poltroncina magari di secondo livello… E’ veramente da masochisti per non dire altro buttare al vento l’enorme lavoro fatto che già ci fa intravvedere la libertà dalla schiavitù romana…
Non vedo il senso della miriade di altre le iniziative di aspiranti indipendentisti? dopo il referendum del 2014: siamo già vicini alla meta… la libertà non arriva come manna dal cielo… informati bene andando sul sito di Plebiscito.eu e se ti riesce collabora…