di REDAZIONE
L'indagine dell'Istat "Urbes 2015" sul benessere nelle citta' italiane segnala come la dicotomia tra Centro-Nord e Mezzogiorno che caratterizza il Paese si ritrovi anche a livello urbano: al Nord abbiamo realta' urbane con cittadini piu' ricchi e longevi, ma qualita' dell'aria e' migliore al Sud. Tuttavia, accanto a maggiori criticita' e ai ritardi, tra le citta' meridionali emergono anche casi che evidenziano dinamiche positive e potenzialita' su cui investire. Differenziali negativi si osservano nelle condizioni materiali di vita e nell'occupazione, ma toccano anche elementi che vanno dalla speranza di vita ai livelli di scolarizzazione, dalla conservazione del patrimonio edilizio alla ricerca e innovazione, dalla diffusione del non profit alla dotazione e fruizione di servizi come quelli culturali o per la prima infanzia.
La speranza di vita alla nascita, che vede l'Italia ai primi posti anche tra i paesi europei, continua ad aumentare, raggiungendo nel 2013 84,6
Non serve l’istat per dimostrare che l’italia non esiste, basta osservare i fatti per capirla.
Se esiste e’ solo per farci pagare e le tasse e le multe.
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