di MATTEO CORSINI
Da oltre un mese gli esponenti del M5S vanno ripetendo che non può esserci altro presidente del Consiglio al di fuori di Luigi Di Maio. Lo ripetono ininterrottamente, un po’ anche per via del fatto che i giornalisti ripetono continuamente le stesse domande.
Ecco allora quanto ha affermato il capogruppo al Senato, Danilo Toninelli: “Quanto conta un presidente del Consiglio in un tavolo europeo, se quel presidente del Consiglio non è stato scelto dai cittadini? Il M5S è stato votato da 11 milioni di elettori, con la chiara indicazione di Di Maio premier. Bisogna rispettare il voto popolare”.
Non mi va di metterla sul piano della replica costituzionalmente corretta, quella, cioè, che prevede di ricordare che spetta al presidente della Repubblica dare l’incarico di formare il governo e alle Camere di votare la fiducia al governo stesso. Anche se, nella sostanza, il problema è poi questo. Se il M5S avesse almeno il 50%+1 (che, non solo loro, continua
Con Di Maio o con qualsiasi Cirillo Schizzo, l’Italia ormai ha perso il cappello per mancanza di Giustizia, e delle tante teste vuote in corsa ad occupare le poltrone del Ben Godi. Cosa sarà di questo paese ?? Attendere sino al 2025.