Loiero, il “doppio scempio” e il “doppio scemo”

di TONTOLO Porcassa padella, mi son detto: “Non gli bastano mai i soldi a questi qua”. Neanche il Bepi ciccia tanto come questo calabrese d’un Loiero, che continua a battere la cassa ai soliti polentoni. Ieri, ho letto su "L’Eco dello Scemo del Villaggio" questa notizia: «Dopo la recente decisione di cassare la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è di estrema urgenza evitare che la Calabria e la Sicilia perdano dei fondi che erano già stati assegnati». Lo ha sostenuto proprio lui, Agazio Loiero, coordinatore nazionale della federazione tra Mpa ed Autonomia e Diritti ed ex Presidente della Giunta della Regione Calabria. Un altro federalista come Calderoli insomma. Ha anche insistito: «Ricordo che durante la mia amministrazione, in un incontro tenutosi a Roma nel 2007 con l'allora Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, cui seguì un'Intesa sottoscritta col Governo alla presenza di Romano Prodi, decidemmo che le somme corrispondenti fossero sud