di LEONARDO FACCO
Dopo i lockdown "pandemici", ciò che ci aspetta nel 2024 - se anche stavolta, come temo, accetteremo pedissequamente - saranno i lockdown "ambientali", ovvero restrizioni a gogo con la scusa di salvare "Gaia" dai "cambiamenti climatici", vale a dire da un problema inesistente elucubrato dalle menti malate dei nazicomunisti planetari.
Scrivono gli psicopatici che hanno elaborato il documento "COP-27": «La pandemia di COVID-19 ha rafforzato la messa in discussione dei modi di vivere tradizionali, con molti lavoratori ormai abituati allo smart-working e, a volte, limitati nei propri movimenti a percorrere pochi chilometri dalle loro abitazioni a causa delle misure di sanità pubblica. Quindi vivere in modo diverso può cambiare il modo in cui pensiamo ai nostri quartieri e alle nostre città e, in definitiva, aiutarci a raggiungere l'obiettivo chiave dell'accordo di Parigi, che è limitare l'aumento della temperatura media globale il più vicino possibile a 1,5 g
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