di REDAZIONE
La malaviva è ormai radicata anche nelle regioni del Centro e del Nord Italia e in particolare la 'ndrangheta ha salde radici tra Piemonte e Lombardia, tanto che in quelle zone è preoccupante l'affermarsi di atteggiamenti omertosi tipici del Meridione e vengono sempre più esportati metodi intimidatori che si usano nelle aree calabresi. A lanciare l'allarme è stato il ministro dell'Interno del governo Monti, Anna Maria Cancellieri, in un'audizione alla Commissione parlamentare antimafia a Palazzo San Macuto.
Le organizzazioni criminali di stampo mafioso, dunque, proseguono nella loro sotterranea infiltrazione anche nelle economie forti, con un'aggravante che preoccupa, data dal lento cedimento, anche nelle regioni settentrionali, della tenuta sociale della popolazione. Per il ministro, occorre "rivisitare seriamente la considerazione che il trasferimento al Nord delle mafie, specie di quella calabrese, non comporti il rischio di uno stabile radicamento, in assenza