di GILBERTO ONETO
Ogni tanto qualcuno accusa il nostro giornale di essere eccessivamente critico nei confronti della Lega, di peccare di intellettualismo e di eccessi teoretici. Un conto è – ci viene detto – starsene comodamente seduti dietro una tastiera, leggere libri e scrivere commenti, un altro è vivere la quotidiana pratica politica e “sporcarsi le mani” nel lavoro amministrativo e legislativo. È la solita tiritera anti-intellettuale, la difesa di chi teme il confronto delle idee e la forza della cultura, di chi nasconde l’ignoranza dietro all’attivismo. Vogliamo oggi tralasciare la (pur sacrosanta) polemica contro la spietata repulsione per idee, conoscenza e dibattito che storicamente vede impegnata la dirigenza leghista e iniziare a lanciare delle proposte operative che potrebbero tradursi in concreti atti di governo e in coerenti azioni politiche. Proviamo cioè a proporre progetti e iniziative: tutte cose che dovrebbero fare strapagati parlamentari e co
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