di ROMANO BRACALINI
Letta è stato licenziato con un “grazie” che nel catalogo democristiano riassume tutta l’ironia del fiorentino che con poche mosse ha decretato l’eutanasia politica del suo rivale. C’eravamo dimenticati, dopo la scomparsa della “balena bianca”, le lotte a coltello che si consumavano tra gli “amici” di partito.
Fanfani, al tempo dello scandalo Montesi, pugnalò Attilio Piccioni col suo miglior sorriso. Se sei toscano fare il democristiano ti riesce meglio. I fiorentini poi hanno fama di spiriti duri e di crudeltà. Dante non a caso gli schiaffò tutti all’Inferno e loro si vendicarono mandandolo in esilio. I più feroci sicari della banda Koch erano toscani. Letta è nato a Pisa, ma solo per caso, essendo d’origine abruzzese come lo zio Gianni e non potrebbe mai competere a gesti e parole con l’abilità oratoria e sarcastica di un fiorentino.
Matteo Renzi è toscano della tradizione più pura: ha dalla sua la vigorosità della ling
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