di AMILCARE ALDRICH
In questi giorni i rappresentanti del governo italiano si stanno chiedendo a più riprese perchè l’italia deve continuare a pagare la sua quota all’Unione Europea: in cambio di cosa?
La cifra in questione è un po’ ballerina, 20 miliardi per il governo italiano, 14-16 per l’Unione Europea, che scendono a 3 se si considera che gli altri ritornano comunque in italia sotto forma di contributi.
Se la cifra è ballerina la domanda è lecita. Perchè pagare? In cambio di quale beneficio? È singolare però che lor signori si arroghino il diritto di porsi questa domanda, ma non concedano lo steso diritto ad ogni singolo cittadino ogni volta che pensa alle tasse che paga allo stato italiano. Si pensi alle accise sulla benzina risalenti alla guerra d’Etiopia, al canone rai, all’imu, all’iva, alle marche da bollo, ecc, ecc.
Ma soprattutto questi signori non concedono il diritto di porsi la medesima domanda alle comunità naturali di cittadini, alle
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