di LEONARDO FACCO*
Il professor Sergio Ricossa, torinese, non è stato solo un docente esemplare, ma un economista di fama internazionale. E’ stato un uomo coraggioso ed un grande comunicatore. Einaudiano convinto, deluso dal liberalismo e dai suoi epigoni statalisti, ha abbracciato il libertarismo molti anni fa, quando ancora era argomento filosofico del tutto sconosciuto e assolutamente tabù.
Il Ricossa di oggi, dall’alto dei suoi 82 anni e con la stessa lucidità di sempre, è fermo sulle sue convinzioni: “Alla prepotenza dello Stato non si può assistere impassibili”. Anche se è ben consapevole che le tante “prediche” che ci ha lasciato – come spesso è accaduto ai grandi della storia – sono rimaste perlopiù lettera morta, almeno per la classe politica.
Ricossa (nella foto insieme a Lord Harris of Highcross) è sempre stato radicale, tranchant, intellettualmente rigoroso. Non ha lesinato attacchi durissimi a Keynes e prima di altri si è accorto che il l
Comments are closed.