di ANDREW P. NAPOLITANO
"Prima vennero per i socialisti, e io non parlai —Perché non ero un socialista.Poi vennero per i sindacalisti, e io non parlai —Perché non ero un sindacalista.Poi vennero per gli ebrei, e io non parlai —Perché non ero un ebreo.Poi vennero per me — e non era rimasto più nessuno a parlare per me".— Rev. Martin Niemöller (1892-1984)
La storia della libertà umana è lunga, tortuosa e tutt’altro che gratificante. Essenzialmente, è la storia di governi che calpestano le leggi concepite per limitarne il potere. È il profondo scontro tra la libertà personale naturale e i comandi dello Stato, imposti con la forza. Le costituzioni dei paesi totalitari sono piene di restrizioni teoriche allo Stato, ma sono inefficaci. Lo Stato fa quello che vuole. Non prende sul serio i diritti.
Nelle democrazie liberali — con la separazione dei poteri e il sistema di pesi e contrappesi — lo Stato è teoricamente vincolato. Eppure, spesso, anche lì questi limit