di PAOLO IL DOLOMITICO
Quella del Consiglio Regionale del Veneto, o meglio di quei consiglieri che hanno deciso di non decidere, rimandando la questione referendaria in commissione e quindi ad altra data, non è solo indecisione, ma, soprattutto, volontà politica di “tirare avanti”. Con tale posizione si è solamente dimostrato ciò che l’ assemblea veneta (come quella di tutte le altre regioni) rappresenta nella sua essenza: un’emanazione di Roma con scudieri delle segreterie di partiti che poco o nulla hanno di democratico e che, consociativamente con corruzione, massoneria e mafia, negano le libertà basilari ai cittadini. Altro che Partito Democratico! Altro che Popolo delle Libertà! Solamente organismi ed omuncoli avvinghiati al sistema e che saranno travolti dalla storia.
Negare un diritto fondamentale (autodeterminazione) ai veneti appellandosi ad una Costituzione, che non è di Venezia, ma è di Roma, dimostra come esista continuità e contiguità tra i govern
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