di GIANLUCA MARCHI
C'è grande confusione sotto il cielo della Lega. Ottimo, avrebbe esclamato il condottiero Mao. Il problema è che qui rischia di non esserci più nemmeno il cielo. Meglio, direbbero invece gli ipercritici che frequentano in buona quantità anche questo giornale e i quali sono convinti che una rinascita indipendentista sarà possibile solo dopo la sparizione del Carroccio. Personalmente non ho le stesse certezze - ma è un mio limite, lo ammetto - e tuttavia la Lega 2.0 sta riservando buone soddisfazioni a costoro (agli ipercritici, intendo).
Gilberto Oneto ha già detto mirabilmente tutto ieri sullo stato di coma e di disfacimento di via Bellerio, augurandosi che compaia un Gorbaciov per fare ciò che l'ultimo segretario del Pcus consentì alla fine degli anni Ottanta con la liquidazione della vecchia e incancrenita Unione Sovietica. Non pochi si augurano che sia proprio l'amico Gilberto a vestire i panni gorbacioviani: conoscendolo un po' penso che tale pro
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