di REDAZIONE
Dopo l’ennesima alluvione verificatasi questa notte a Genova, la CGIA torna a denunciare ancora una volta lo “scandalo” dell’utilizzo delle imposte ambientali pagate dai contribuenti italiani. Soldi, è bene ricordarlo, che leAmministrazioni pubbliche dovrebbero impiegare per finanziare la realizzazione delle opere di protezione ambientale: invece, da più di venti anni vengono quasi totalmente utilizzati per “coprire” altre voci di spesa.
Denuncia il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi:
“Spesso ci sentiamo dire che questi disastri si verificano anche perché non ci sono le risorse per realizzare gli interventi di manutenzione del territorio e di messa in sicurezza dei corsi d’acqua. Purtroppo, le cose non stanno così. Nel 2012 le imprese e le famiglie italiane hanno versato all’Erario, alle Regioni e agli Enti locali la bellezza di quasi 47,2 miliardi di euro di tasse ambientali. Di questo importo, solo 463 milioni di euro, pari allo 0,9
In un paese normale, dopo quel che è accaduto e dopo la ripetizione di quel che è accaduto pochi anni fa, anziché l’immondo scaricabarile di questi giorni avremmo come minimo già visto le dimissioni del Sindaco, del Presidente della Regione e del Primo MInistro. Ma questo è terzo mondo, non certo la civiltà…..
straquoto