di FABRIZIO DAL COL
Quello che sta per accadere in Italia con l’elezione del Presidente della Repubblica ha dell’incredibile. I partiti pensano di stare al tavolo di un casinò, alzano la posta ad ogni giro della pallina e ripetono la giocata sempre sullo stesso numero, pur di arrivare alla quarta votazione quando il quorum non richiederà più la maggioranza qualificata. Ma il motivo quale sarebbe? Facile, essere determinanti alla sua elezione significa poter influenzare domani le sue scelte. Ma non basta, deve avere le caratteristiche necessarie per poterlo influenzare: vi dice niente il tam tam che si è attivato tra i partiti per concordare sul fatto che debba essere un Presidente politico? Beh, il perché è piuttosto logico, ma i ‘giornaloni italiani’ restano zitti e allineati nel silenzio più totale.
E’ del tutto evidente che un politico possa essere domani più condizionabile di un tecnico, così la pallina della roulette continuerà a girare e la posta si al
E’ un rito obsoleto, privo di significato per la gente comune.
Ma è rivelatore di cosa sia e di che si occupi principalmente la classe politica.
E’ una gang di delinquenti indaffarati nella lotta per il potere con ogni mezzo e ad ogni costo.
Chi se ne frega del presidente, rappresentante solo di sé stesso e della classe politica che lo elegge.
Di coloro che hanno rovinato e impestato la penisola.
Sono riuniti solo per spartirsi qualcosa cui noi non abbiamo accesso, e per cui saremo chiamati alla cassa.