di REDAZIONE
"Dispiace - afferma Salvini in una nota - che da settimane Flavio Tosi abbia scelto di mettere in difficoltà la Lega e il governatore di una delle regioni più efficienti d'Europa. Ho provato mediazioni di ogni tipo, ma purtroppo, ricevendo solo dei no, sono costretto a prendere atto delle decisioni di Tosi e quindi della sua decadenza da militante e da segretario della Liga Veneta - Lega Nord. Se insisterà nel volersi candidare contro Zaia, magari insieme ad Alfano e a Passera, per aiutare la sinistra, penso che ben pochi lo seguiranno. Non si può lavorare per un partito alternativo alla Lega, non si possono alimentare beghe, correnti o fazioni (le stesse parole che usava Umberto Bossi). Da domani basta chiacchiere, e si lavora con tutte le sezioni e tutti i gli iscritti, che contiamo di raddoppiare in fretta per riconfermare il buon governo di Luca Zaia. Ovviamente - conclude - le liste per il Veneto saranno fatte solo dai Veneti, dal commissario Gianpaolo Dozzo (u
Ora voglio capire. E’ chiaro l’ingerenza di Salvini nella politica veneta. La parola “autonomia” finita nel cassetto. Ora vediamo i veneti. Se gli indipendentisti appoggiano Salvini significa che è solo un’indipendenza di facciata. Se sperano di avere l’indipendenza da Zaia, da Salvini che magari porterà a Roma qualche decina di parlamentari del centro sud, che si allerà con Forza Italia il messaggio sarà chiaro. Lo voglio vedere Fitto o la Gelmini ubbidire a Zaia e Salvini. Ci sarà da ridere.