di LUIGI CORTINOVIS
Un altro successo per l'occupazione italiana passa dalla Whirlpool, via Famiglia Merloni, che aveva ceduto il 60% agli americani parte del pacchetto azionario per 768 milioni di euro.
L'intesa siglata nel 2013, però, non va, non funziona, alla faccia dei sindacati. La congiuntura economica non è di certo migliorata, anzi, anche in virtù delle sanzioni che hanno colpito la Russia, uno dei mercati strategici di Indesit. Fenomeni da baraccone nel seguire Obama e l'Ue sulle sanzioni. Insomma, il programma di integrazione, definito "di ampio respiro" da una vaga nota del gruppo, non è ancora stato ultimato ma Whirlpool si impegna a consegnarlo "entro aprile". Per una perversa ironia della sorte, ieri che il documento è arrivato sul tavolo di governo e sindacati, gli esuberi previsti sono 1.350, grossomodo gli stessi che erano stati scongiurati dall'accordo del 2013. Scongiurati solo pensando che l'Italia sarebbe "cresciuta", ma ormai sappiamo che le bug