di GERARDO COCO
Nei mercati finanziari l’evento più sintomatico di questo mese è stato la diminuzione dei prezzi e il conseguente rialzo dei rendimenti dei titoli del debito pubblico nell’eurozona nonostante gli acquisti della BCE a mezzo del suo aggressivo quantitative easing. Sintomatico sopratutto quello relativo ai bund decennali tedeschi, uno degli investimenti più conservativi nel mondo che ha trascinato al rialzo anche i rendimenti dei bond statunitensi, il settore di mercato più liquido in assoluto. I prezzi calano e i rendimenti aumentano perché gli investitori vendono. E perché vendono anche i titoli ritenuti i più sicuri? Ci sono diverse spiegazioni. Sono aumentate le aspettative di inflazione che gli investitori cercano di prevenire richiedendo rendimenti più alti; ci si sta accorgendo che il mercato dei bond è la più grande bolla mai creata e gli investitori cominciano a riposizionarsi; la crisi della Grecia fa temere il contagio in tutti i mercati; un’i
E se anche la Fed ricomincia con un nuovo QE?
E in Giappone , dove la banca centrale acquista di tutto?
Ma le altre banche centrali nel mondo hanno tendenza ad un comportamento simile, e lo attuano?
Sono tutti sulla stessa barca e nessuno si accorge che fa acqua?
Coco mi ricorda lo stile di Zappulli.