di LUIGI CORTINOVIS
In Italia, c'è un modo classico per rilanciare la ripresa: inventare una nuova tassa. Non stiamo scherzando, ve ne abbiamo dato prova da quando il MiglioVerde ha lanciato questa rubrica.
Ora, è arrivata la proposta di legge del senatore, ovviamente del PD, Marco Filippi, che ha presentato un emendamento alla mega-demenziale legge finanziaria per modificare il DDL 1638. Leggiamo dalla stampa che nella proposta avanzata dal politico livornese si prevederebbe “la definizione, nella classificazione dei veicoli, senza oneri a carico dello Stato e attraverso un’idonea tariffa per i proprietari delle biciclette e dei veicoli a pedali adibiti al trasporto, pubblico e privato, di merci e di persone, individuando criteri e modalità d’identificazione delle biciclette stesse nel sistema informativo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale”.
L'interessato dice che non si tratta di bollo o targa, ma all’inter
Maffeo Pantaleoni (1857-1924), economista.
Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. L’abilità consiste nel ridurre le spese, dando nondimeno servizi efficienti, corrispondenti all’importo delle tasse.
Io sono un ciclista quotidiano.
La bici è uno stile di vita, per molti.
Che diranno quei bei grupponi di ciclisti della domenica che si divertono nella bella stagione?
Chi lo fa per lavoro avrà tassa più alta e targa specifica rispetto a chi lo fa con scopo ludico?
E sarà tassato il possesso o sarà una tassa di circolazione?
Come si dimostra il possesso di una bicicletta se è da 10 anni che ce l’hai?
Deve esserci un’autodenunzia alla Motorizzazione civile?
E chi non la fa che multe paga?
Sequestro del mezzo?
Una norma del genere è un lautissimo pasto per i parassiti burocratici che avranno una nuova ragione di esistenza e di furto.