di REDAZIONE
Calma mista ad apprensione per quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni a partire da oggi e che aleggia sopra la lunga assemblea alla quale danno vita, ieri in tardissima serata, oltre 400 persone nel Centro Polivalente di Bussoleno. È il leader storico del movimento, Alberto Perino, a dare la risposta della Valsusa al Presidente del Consiglio, Mario Monti, che - dice Perino - ha «mostrato i muscoli. Gli vogliamo bene - aggiunge il leader dei No Tav - ma eviti le prove di forza con noi. Non servono. E si sprecano soldi». Che il Movimento non abbia molta intenzione di mollare lo confermano gli applausi che raccoglie una proposta di tornare in Val Clarea, l'area storica del Movimento inglobata lunedì scorso dall'allargamento dell'area del futuro cantiere della Tav. «Siamo partiti dalla Clarea - ha dettoil portavoce di un comitato - e lì dobbiamo tornare per dimostrare che non abbiamo paura. Dobbiamo riprenderci la nostra Clarea, anche se ci vorranno anni».
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