Popolo saharaoui: nessuna pace senza referendum per l’autodeterminazione

di MARIETTO CERNEAZ La questione è annosa. Poche settimane fa, anche il segretario generale dell'Onu è passato da quelle parti per capire se vi può essere una soluzione. Ma la realtà è questa: «Non ci sarà "né pace né stabilità" senza un referendum per l'autodeterminazione per il Sahara occidentale». Lo ha detto Mohamed Salem Ould Salek, alto dirigente del Fronte Polisario che si batte per l'indipendenza di questo territorio, ex colonia spagnola, annesso dal Marocco, durante una conferenza stampa ad Algeri. «Non ci sarà pace nella regione - ha proseguito il dirigente del Polisario (foto) - finché il popolo sahraoui sarà privato del suo diritto all'autodeterminazione. E il popolo sharaoui, in caso di referendum, sceglierà l'indipendenza, e il Marocco lo sa perfettamente. Noi non siamo marocchini e rifiutiamo di diventare marocchini». Rabat propone, dal 2007, un piano di autonomia sotto la sua sovranità, ma il Polisario, sostenuto da Algeri, continua a reclam