di MARIETTO CERNEAZ
In attesa del referendum del 25 settembre prossimo - per l'indipendenza del Kurdistan irakeno - il web ha già accettato l'idea di un Kurdistan tutto libero.
"Usare propri domini contribuisce all'orgoglio nazionale - ebbe a dire all'agenzia Rudaw Hiwa Afandi, capo della Information technoogy (IT) del Governo regionale curdo (krd), ideatore dell'operazione -. Abbiamo dichiarato la nostra indipendenza nel cyber spazio" (per quanto riguarda quella nel mondo reale, il presidente curdo Masoud Barzani ha indetto un referendum a ottobre). Il suffisso, peraltro garantirà una sorta di "marchio" e permetterà alle aziende curde di promuovere meglio i loro prodotti all'estero, grazie a una immediata riconoscibilità sul web. "Il .krd - ha concluso Afandi - è il nostro simbolo nazionale, la nostra bandiera nel cyber spazio".
Insomma, il Kurdistan ha dichiarato e ottenuto l'indipendenza, su internet. Ora, ci prova con quella sul suo territorio. Per la prima volta la
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