di MARIETTO CERNEAZ
Una cosa è certa, mai - davvero mai - s'era assistito ad una campagna elettorale presidenziale in cui tutta l'opinione pubblica (non solo negli Usa), vellicata dalla stampa, fosse praticamente schierata contro un solo candidato, Donald Trump.
Chi scrive, nel rispetto anche della linea editoriale di questa rivista, non tifa per alcuno dei due litiganti. Ciononostante, una domanda ce la siamo posta: è mai possibile che Trump sia quella "bestia infame" che il progressismo dipinge? E, ancora, saranno davvero catastrofiche le conseguenze della sua presidenza, se mai dovesse vincere? In entrambi in casi, c'è sicuramente dell'esagerazione.
Non siamo certo a dovervi raccontare la vita di Trump, un imprenditore che, da buon miliardario, ha potuto permettersi quel tanto di sregolatezza che un uomo di grandi risorse può permettersi. Molto spesso, anzi, vien quasi da ridere nel pensare che certe critiche a lui rivolte, arrivano da star dello spettacolo che ne hanno