di GIANLUCA MARCHI
E' già passato un anno da quando il nostro Gilberto Oneto, tra le altre tantissime cose anche fondatore di questo giornale online, ci ha lasciato.
La sua è una mancanza molto pesante per il mondo indipendentista, autonomista, identitario. Come ho scritto nella prefazione del libro a lui dedicato (Gilberto Oneto, l'avventura di un uomo libero).
"Ci manca, e tanto. Ci manca umanamente, per chi l'ha conosciuto di persona e per chi ha avuto la fortuna di averlo come amico. Ma ci manca soprattutto moralmente e ci manca nella testa. Ci mancano la sua intelligenza, la sua ironia, la sua guida incessante a impegnarsi sempre e comunque per gli ideali che condividevamo con lui: quelli dell'autonomia e dell'indipendenza dei popoli... Ci manca la sua capacità di svelare i bluff di tutti quei furbacchioni, e sono stato molti, che hanno utilizzato e utilizzano le idee autonomiste e indipendentiste solo per fare gli affari propri. Ci manca la sua inarrivabile capacità