di MATTEO CORSINI
“Sull'abbattimento delle tasse dobbiamo andare avanti, sull'Irpef io penso a 3 aliquote ma si dovrà studiare un percorso spiegando le coperture e poi penso ad un'operazione strategica per le mamme. Dopo di che per i soldi bisognerà discutere in Europa, io ho picchiato come un fabbro e portato a casa 20 miliardi l'anno. Va fatta un'operazione quinquennale, un accordo per 5 anni”. Quello dell’abbassamento (addirittura “abbattimento”) delle tasse è un refrain caro a esponenti politici di diversi schieramenti. Sarebbe anche un intento lodevole, se non fosse che, alla prova dei fatti, l’abbattimento non è riscontrabile e che, per di più, le coperture sono sempre rappresentate da maggior deficit. Matteo Renzi nell’arte del promettere riduzioni di tasse è un maestro, come scritto sopra. Il problema è che oggi siamo nel 2017, non nel 2013. In occasione di quelle primarie del PD, Renzi poteva presentarsi come “nuovo”. Anche all’epoca sarebbe sta