La critica di Gandhi allo Stato: la natura religiosa e libertaria della disobbedienza

di MEGNA MELKOTE La miscela di anarchia religiosa e filosofica di Gandhi lo rende uno dei più potenti critici dello Stato. “Molti anni fa abbiamo fatto un patto con il destino... allo scoccare dell'ora di mezzanotte, mentre il mondo dorme, l'India si risveglierà alla vita e alla libertà”.(Jawaharlal Nehru) Il 15 agosto 1947 segna l'inizio di un'epoca critica nella storia moderna. Allo scoccare della mezzanotte di quel giorno, una conchiglia di strombo risuonò dall'Assemblea Costituente di Nuova Delhi, la capitale dell'India. Il dominio britannico sull'India - un'impresa durata 200 anni che ha governato un quinto della popolazione mondiale - era giunto alla fine. Dopo la seconda guerra mondiale, l'impero britannico - l'impero su cui il sole non tramontava mai - si stava disintegrando. Un paese completamente svuotato di denaro e potere da una guerra senza precedenti, combinato con ondate nazionalistiche nelle sue colonie, portò alla caduta di un'era di colonialismo occid