di DANIEL LACALLE
La fiducia dei consumatori statunitensi è crollata al minimo decennale a novembre. L'indice di fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è sceso a 66,8 nel mese di novembre, in netto calo rispetto al dato di ottobre di 71,7 e ben al di sotto delle previsioni che prevedevano un 72,4. L'inflazione sta danneggiando i consumatori e l'impatto sugli acquisti quotidiani è più grave di quello che la Federal Reserve e le stime del consenso possano volere far credere.
Il Misery Index, il quale somma l'inflazione e la disoccupazione, è al 10,80 per cento, la cifra più alta in un decennio, se si esclude il picco dei lockdown del covid-19, quando il Misery Index raggiunse il 15,13 per cento. Questi sono livelli dell'era Carter per il Misery Index e segnali di allarme di stagflazione.
La cosiddetta ripresa ha scambiato la disoccupazione con l'inflazione, lasciando i consumatori a lottare per sbarcare il lunario nonostante la crescita del lavoro.
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