di IBERO AMERICANO
La Colombia, domenica prossima, terrà il primo turno delle elezioni presidenziali in cui, prevedibilmente, i più votati saranno il candidato narco-comunista, Gustavo Petro, e il candidato del "Equipo por Colombia", Fico Gutiérrez.
Il progetto politico di Petro per il paese corrisponde a quello dei narcotrafficanti e dei terroristi delle FARC, ovvero l'ideologia espunta dal Foro di San Paolo e dal Grupo de Puebla, consessi di neomarxisti che costituiscono una minaccia alla libertà e alla proprietà privata in tutto il mondo ibero-americano.
Il passato del candidato comunista è legato al terrorismo, all'inefficienza burocratica e al traffico di droga. Così, all'età di 17 anni, entra a far parte dell'M19, gruppo di guerriglieri patrocinato dal tiranno Fidel Castro, che tra il 1970 e il 1989 sequestrò 557 persone e al quale si attribuiscono centinaia di delitti, rapine e omicidi, nonché l'assalto al Palazzo di Giustizia a Bogotá, nel 1985, con l'ob