di STEFANO BURBI
Dopo l'imposizione dell'oicofobia (l'orrore indotto delle proprie radici e della propria cultura), il pensiero unico globalista sta cercando di dare scacco matto all'umanità alzando l'asticella e creando i presupposti per cui tutto ciò che riguarda la sfera personale (gusti in ogni senso, idee, beni materiali, facoltà di movimento e di avere posizioni) diventi egoismo da sradicare senza esitazioni.
Si credeva che il male del mondo fosse l'esaltazione dell'io, in realtà adesso è l'esatto suo contrario. Se nel Rinascimento prima e nell'Illuminismo poi, l'Uomo era il centro dell'universo, nel primo caso come creatura di Dio, quindi erede legittimo del suo creatore, nel secondo come essere cosciente a cui tutto doveva dare benessere, ora l'Uomo, anzi, l'essere uman*, secondo il delirio gender, non è più il fulcro del progetto divino, anche perché Dio viene sostituito dallo "Stato Laico" che ha potere di vita e di morte sui suoi sudditi. Non puoi amare o "odia