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L’individuo è il nemico del pensiero unico globalista

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di STEFANO BURBI

Dopo l’imposizione dell’oicofobia (l’orrore indotto delle proprie radici e della propria cultura), il pensiero unico globalista sta cercando di dare scacco matto all’umanità alzando l’asticella e creando i presupposti per cui tutto ciò che riguarda la sfera personale (gusti in ogni senso, idee, beni materiali, facoltà di movimento e di avere posizioni) diventi egoismo da sradicare senza esitazioni.

Si credeva che il male del mondo fosse l’esaltazione dell’io, in realtà adesso è l’esatto suo contrario. Se nel Rinascimento prima e nell’Illuminismo poi, l’Uomo era il centro dell’universo, nel primo caso come creatura di Dio, quindi erede legittimo del suo creatore, nel secondo come essere cosciente a cui tutto doveva dare benessere, ora l’Uomo, anzi, l’essere uman*, secondo il delirio gender, non è più il fulcro del progetto divino, anche perché Dio viene sostituito dallo “Stato Laico” che ha potere di vita e di morte sui suoi sudditi. Non puoi amare o “odiare” niente e nessuno se non con il permesso del Pensiero Unico; attenzione, l’odio non è stato messo al bando, (infatti è stato lecito privare dei diritti naturali chi semplicemente non aveva aderito ad un certo invito solo qualche mese fa) ma è stato convogliato verso altri obiettivi.

Al posto dell’individuo, visto come un nemico perché essere pensante, esiste solo il collettivismo astratto. Il Pianeta è la nuova divinità e chi osa criticare i suoi profeti (Greta, ad esempio) è un eretico da mettere al rogo: dopo il 2035, senza più automobili a benzina o diesel, muoversi sarà un privilegio riservato a pochi, come la casa green. Potremo consolarci con banchetti di cavallette e grilli fritti ma senza il conforto di un buon bicchier di vino, perché l’EU avrà già proibito il consumo di alcolici: dunque solo acqua, ma attenzione, con parsimonia, perché anche quella scarseggerà.

Rimpiangerete il Medioevo e capirete che non era poi così oscuro come vi volevano far credere: almeno vi prometteva il Paradiso dopo la morte, mentre ora vi portano l’Inferno sulla terra senza darvi niente in cambio nell’aldilà. E nemmeno vi lavano dal peccato originale perché per loro oggi sarete sempre e comunque colpevoli, colpevoli di esistere. Stefano Burbi

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