di CARLO LOTTIERI
La linea difensiva di Speranza mi pare su basi su tre punti:
1) abbiamo chiuso tutto il possibile e impedito quasi ogni cosa (cosa potevamo fare di più?): in sostanza, “autoritarismo”.
2) mancava il mitico manuale delle regole da seguire e quindi è stato complicato agire e intervenire: in sostanza, “burocraticismo”.
3) abbiamo seguito la scienza, anche se la scienza purtroppo non sempre ci dava grandi indicazioni: in sostanza, “scientismo”.
Anche se è ridicolmente accusato di non essere stato abbastanza repressivo (e questo a dispetto del fatto che ormai tutto l’armamentario delle politiche cinesi è giorno dopo giorno smontato da nuovi studi e dati statistici), mi pare che l’ex-ministro stia giorno dopo giorno mostrandoci come il suo delirio di onnipotenza - che ha distrutto due anni della nostra vita - si basasse essenzialmente sulla sua mai nascosta vocazione a mettersi sulle orme dei più noti nemici della società libera.
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