Javier Milei: “Non è morale finanziare film con i soldi della gente”

di LEONARDO FACCO Non hanno ancora smesso di mugugnare i parassiti artistici, ovvero la pletora di pseudo-intellettuali che - con le tasche piene alla faccia del 50% di poveri e del 10% di indigenti loro connazionali - hanno sempre goduto dei sussidi allo spettacolo. Un gruppo di loro ha inviato una lettera pubblica, indirizzata a deputati e senatori, mettendoli in guardia del "pericolo" delle misure di Javier Milei, la cui motosega ha falciato i soldi che, dal 2004, riceveva l'INCAA, l'Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales. Il che comporterà anche il licenziamento del 70% degli impiegati in questo ente pressoché inutile. Il presidente argentino non è intervenuto direttamente sulla questione, ma ha rilanciato alcuni messaggi eclatanti di altri utenti sui social network, che non lasciano spazi a dubbi. C'è chi dice che è "meglio usare quei soldi per dar da mangiare ai bambini indigenti", chi ricorda ai radical-chic della celluloide "che se un film merita ed è ben