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Gli ecotalebani e il “malinvestment green”

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di MATTEO CORSINI Quando si parla di transizione green, di solito si assiste a una guerra di numeri. Gli ecotalebani non riescono a negare l'evidenza, ossia che prima di avere benefici si sostengono oneri non alla portata di tutte le tasche. Tuttavia portano a sostegno delle loro tesi degli studi inevitabilmente fatti da organismi non super partes, che non credo sia il modo migliore per tacciare di partigianeria chi la pensa diversamente. Secondo Mark Gongloff, uno degli ecotalebani che scrivono su Bloomberg Opinion, l'associazione dei costruttori statunitensi starebbe facendo lobby per contrastare nuovi codici delle costruzioni green, sostenendo che la maggior spesa sarebbe attorno ai 20mila dollari per casa di nuova costruzione. Cifra ritenuta eccessiva in base a studi federali. I quali, però, possono risentire dell'orientamento delle amministrazioni in carica. In ogni caso, "case efficienti metterebbero soldi in tasca ai proprietari sotto forma di minori bollette energetic
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3 COMMENTS

  1. Che il “Green”, Gender, Woke e boiate varie sia socialismo (malamente) riverniciato, non lo capisce solo chi è in malafede oppure non sa cos’è il socialismo.

    Tanto è vero che questo socialismo (o statalismo come si preferisce) viene chiamato da molti ignoranti “neoliberismo”.

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