di MATTEO CORSINI
Ernesto Maria Ruffini si è dimesso da direttore dell'Agenzia delle Entrate, abbastanza in dissenso con il governo (e con velleità, secondo alcuni, di trovare uno spazio di federatore a sinistra), come emerge da un'intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Ruffini sottolinea che non gli era "mai capitato di vedere pubblici funzionari essere additati come estorsori di un pizzo di Stato. Oppure di sentir dire che l'Agenzia delle Entrate tiene in ostaggio le famiglie, come fosse un sequestratore". In effetti non lo avevano certamente detto esponenti di primo piano dei precedenti governi in carica mentre lui era a dirigere le Entrate. Quelle sono affermazioni solitamente pronunciate da chi avversa la tassazione come violazione del diritto di proprietà, e si tratta di persone che, altrettanto solitamente, non governano.
Vestendo i panni del civil servant indignato, Ruffini aggiunge che "se il Fisco in sé è demonizzato, si colpisce il cuore dello Stato, ta