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Giganti del pensiero anarchico e libertario negli ultimi due secoli

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di MARIETTO CERNEAZ Il pensiero libertario, fondato sul primato della libertà individuale, della proprietà privata e del libero mercato, ma soprattutto sul principio di non aggressione (NAP) ha attraversato una lunga evoluzione, passando dal liberalismo classico all’anarco-capitalismo, fino all’agorismo. In questo percorso intellettuale, alcuni autori hanno avuto un impatto decisivo nel delinearne le traiettorie filosofiche, economiche ed etiche. Oggi, tratteremo - seppur in maniera didascalica e sintetica, cinque tra i più influenti pensatori libertari degli ultimi 200 anni. 1. Frédéric Bastiat (1801–1850) Economista e pamphlettista francese, Bastiat fu uno dei primi a denunciare con chiarezza le conseguenze non visibili dell’intervento statale. Celebre il suo saggio "La legge", in cui afferma che “la legge perverte se stessa quando compie ciò che dovrebbe vietare”: rubare, redistribuire, aggredire. Bastiat sostiene che l’unico ruolo legittimo dello Stato
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