di ARTURO DOILO
Partiamo dallo scontro Verbale tra Maduro e Milei: negli ultimi due anni, Nicolás Maduro, presidente del Venezuela, e Javier Milei, leader argentino, si sono scambiati feroci insulti, riflettendo un profondo scontro ideologico tra socialismo e libertarianismo. Il tutto è esploso nel gennaio 2024, quando Milei ha bollato Maduro come "socialista impoverente" e "dittatore", accusandolo di aver rovinato l'economia venezuelana. Maduro ha risposto definendolo "errore fatale per l'Argentina" e "cane rabbioso del capitalismo selvaggio".
Le tensioni si sono intensificate con le elezioni venezuelane del luglio 2024. Maduro ha attaccato Milei come "malparido nazi fascista", "cobarde feo y estúpido" (codardo brutto e stupido), sfidandolo persino a un round di boxe. Milei ha ribattuto etichettandolo "insetto codardo", "traditore della patria" e "fascista", incoraggiando proteste contro le denunciate frodi elettorali. Dopodiché, Maduro ha evoluto gli epiteti in "homo nazi"