di ARTURO DOILO
Lo statalismo, con la sua espansione incontrollata del potere governativo, rappresenta una delle più gravi minacce alle libertà individuali, di pensiero e di parola. Come suggerito dagli scritti Ludwig von Mises, "il moderno stato assistenzialista, bellicista e regolatore si nutre di una burocrazia autoreferenziale che soffoca l’autonomia dell’individuo, trasformando la libertà in un privilegio concesso a chi si conforma".
L’insidiosa erosione delle libertà fondamentali continua giorno dopo giorno, evidenziando come lo statalismo utilizzi meccanismi burocratici, sorveglianza e abuso di potere per silenziare il dissenso e consolidare il controllo.
Ron Paul, un paio di giorni fa ha denunciato in un suo articolo un fenomeno inquietante: "Le agenzie federali possono prendere di mira i nemici politici di un presidente senza ordini espliciti, spinte da funzionari ambiziosi che vedono nell’attacco al dissenso un modo per guadagnare favori. Questo abuso non
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